Così come mi son sempre piaciuti di più i vecchi tappeti, quelli sicuramente tessuti a mano nelle tende di qualche carovana, mi sono sempre piaciute le vecchie credenze, quelle ancora grondanti del profumo delle spezie usate da qualche nonna per cucinare chissà quali prelibatezze. In questo modo mi sono caduti gli occhi su diversi tipi di barche ma il loro rimbalzare è finito sempre su vecchi legni spesso tenuti uniti solo dal pensiero di generazioni di pescatori e tenuti a galla da vernici disomogenee e raggrinzite come la pelle scolpita dal vento e dal sole tipica solamente di chi va per mare. Indimenticabile per queste ragioni mi è sembrata questa prua, l'ancora farebbe la gioia di una galleria d'arte ed il suo sostegno parla dell'esperienza delle mani e della fantasia di chi ha armato questa barca. Meglio di una visita alla Biennale una passeggiata lungo i canali di Chioggia. Davvero brutte certe barche comprate all'Ikea.
Post scriptum:
Stesso parametro si applichi agli esseri umani, il fascino, per esempio, di certe donne mature ma in questo caso si parla di navi scuola.