IL NOME

AVEVO UNA NONNA CHE VENDEVA GELATI E FACEVA DOLCI, IN PAESE ERA MOLTO AMATA E LA CHIAMAVANO "LA COLOMBARIA". HO VISTO UNA BARCA GALLEGGIARE IN UN CANALE E MI E' VENUTO DI CHIAMARLA COSI', PER MIA NONNA...ED ANCHE PER ME.

(qui a sinistra la nonna attorniata dai figli negli anni 'quaranta all'entrata dell'osteria di famiglia)

lunedì 4 aprile 2011

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Im Horizont des Unendlichen. – Wir haben das Land verlassen und sind zu Schiff gegangen! Wir haben die Brücke hinter uns – mehr noch, wir haben das Land hinter uns abgebrochen! Nun, Schifflein! Sieh dich vor! Neben dir liegt der Ozean, es ist wahr, er brüllt nicht immer, und mitunter liegt er da wie Seide und Gold und Träumerei der Güte. Aber es kommen Stunden, wo du erkennen wirst, daß er unendlich ist und daß es nichts Furchtbareres gibt als Unendlichkeit. Oh des armen Vogels, der sich frei gefühlt hat und nun an die Wände dieses Käfigs stößt! Wehe, wenn das Land-Heimweh dich befällt, als ob dort mehr Freiheit gewesen wäre – und es gibt kein »Land« mehr!


«Abbiamo lasciato la terra e ci siamo imbarcati! Abbiamo tagliato i ponti alle nostre spalle – e non è tutto: abbiamo tagliato la terra dietro di noi. Ebbene, barchetta! Guardati innanzi! Ai tuoi fianchi c’è l’oceano: è vero, non sempre muggisce, talvolta la sua distesa è come seta e oro e trasognamento della bontà. Ma verranno momenti in cui saprai che è infinito e che non c’è niente di più spaventevole dell’infinito. Oh, quel misero uccello che si è sentito libero e urta ora nelle pareti di questa gabbia! Guai se ti coglie la nostalgia della terra, come se là ci fosse stata più libertà – e non esiste più “terra” alcuna!»


Friedrich Nietzsche



rio del Malcanton...primi passi

"Picture yourself in a boat on a river
With tangerine trees and marmalade skies..."

Lennon, McCartney